L'indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) rappresenta ormai da anni uno strumento cruciale per le comunicazioni ufficiali nel panorama imprenditoriale e professionale italiano. La sua obbligatorietà, con la legge di Bilancio 2025, si estende anche agli amministratori di società, sia per quelle di nuova costituzione che per quelle già esistenti, seppur con alcune precisazioni e una progressiva implementazione nel tempo.

L'obbligo di dotarsi di un indirizzo PEC per le società è stato introdotto gradualmente dalla normativa italiana con l'obiettivo di semplificare e digitalizzare le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione e tra imprese, garantendo al contempo valore legale alle trasmissioni. Parallelamente, è emersa la necessità di identificare in modo univoco anche le figure apicali delle società, ovvero gli amministratori.  Questo permette, ad esempio, notifiche dirette e personali relative a responsabilità o comunicazioni specifiche che lo riguardano in qualità di legale rappresentante.

Per le società di nuova costituzione, l'obbligo di comunicare l'indirizzo PEC dell'amministratore (o degli amministratori) è diventato un requisito fondamentale già in fase di iscrizione al Registro delle Imprese. Al momento della costituzione, infatti, è necessario indicare non solo la PEC della società stessa, ma anche quella degli amministratori. Questa misura mira a garantire fin da subito la piena operatività e la tracciabilità delle comunicazioni ufficiali che coinvolgono i vertici aziendali.

Per quanto riguarda le società già esistenti, l'obbligo di comunicare la PEC degli amministratori, al Registro delle Imprese, in questo caso deve essere ottemperato entro entro il 30 giugno 2025   

FAQ operative

Ogni amministratore deve avere la PEC personale?  SI

Posso usare la PEC societaria anche come PEC personale? NO, devono essere assolutamente distinte

Se sono amministratore di più società, posso usare sempre la stessa PEC personale? SI

Una volta in possesso della PEC personale, cosa devo fare?  Tramite professionista abilitato o direttamente con il canale ComUnica, si procederà alla pratica telematica per comunicare al Registro delle Imprese la PEC personale.

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Ci sono sanzioni in caso mancato adempimento?

La mancata comunicazione della PEC dell'amministratore, o la comunicazione di un indirizzo non valido o inattivo, può comportare l'applicazione di sanzioni amministrative che variano da 103 a 1032 euro e sicuramente bloccare eventuali iter istruttori richiesti a P.A. ed enti, oltre a determinare difficoltà operative per la società, come l'impossibilità di ricevere correttamente comunicazioni importanti con conseguenze legali e appunto, procedurali.

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Come posso aiutarvi

Per attivazione PEC e relative pratiche in Camera di Commercio, contattami via mail o whatsapp presenti nella sezione contatti.